CES 2012: Ubuntu TV

Il CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas è iniziato e subito si nota come le TV connesse la facciano da padrone. Tutti i grandi produttori hanno presentato una nuova gamma di device, tutti rinnovati profondamente e pronti a far parlare di sè. Sembra proprio che il 2012 sarà l’anno che segnerà pesantemente l’ingresso di televisori o lettori blue ray connessi negli usi quotidiani delle persone, in particolare nel vecchio continente e in Italia.

Sorprende, pur non essendo giunto del tutto inaspettato, il lancio della Ubuntu TV da parte di Canonical. Ubuntu è il sistema operativo open source basato su kernel Linux al momento più diffuso e conosciuto, grazie anche ad una campagna di fidelizzazione e marketing che il team di Mark Shuttleworth ha saputo compiere in questi anni.

L’obiettivo di Ubuntu TV è quello di far tornare il televisore ad essere uno strumento semplice, alla portata di tutti. Per questo motivo hanno scelto di integrare il software direttamente sui televisori e non su set top box; questi avrebbero potuto offrire un prodotto più economico e alla portata del pubblico, ma avrebbe richiesto l’uso di più telecomandi, cavi, connessioni, portandolo ad essere un prodotto complesso e non semplice da usare.

Le funzionalità sono quelle di un media center complesso: film, musica, fotografie, il tutto è accessibile con il telecomando usando la pratica interfaccia Unity di Ubuntu TV. I contenuti possono essere locali, presi da device connessi via Usb o salvati sul proprio account Ubuntu One, il servizio di storage cloud offerto da Canonical. Non manca l’accesso ai contenuti online in streaming, quali quelli di YouTube, e uno store dal quale sarà possibile acquistare contenuti premium, come film o serie televisive. Il tutto è integrato con la visione dei canali televisivi lineari tradizionali, arricchiti da una guida programmi che nei filmati introduttivi sembra proprio ben fatta.

Ubuntu TV è ancora un prototipo e sono attesi i primi device nei negozi per la fine dell’anno. Speriamo che l’Italia sia fra i paesi compresi nel lancio.

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